Cara Mariangela,
ancora grazie per tutte le informazioni che mi hai dato sulla mia famiglia. Se avessi voglia di raccontarmi la storia fra te e tuo marito, sarei ben lieta di scriverci su qualcosa.
Ti ringrazio ancora affettuosamente e spero d risentirti
Tania
22.03.2012, San Piero a Sieve
Avevo chiamato il Comune di Rapallo solo per curiosità. Desideravo informazioni su Amalia, Domenico di cui nessuno sapeva dirmi nulla. In casa avevo soltanto il libro di Ugo, il famoso ventaglio di Amalia, due spille e alcuni libri a firma Domenico Marcangeli. In un cassetto della mamma avevo infine trovato la Carta d’Identità di Amalia su cui c’era scritto rilasciata nel 1929 dal Comune di Rapallo e su cui si leggeva:
AMALIA ANNAMARIA ESPOSITO in MARCANGELI di NICOLA ESPOSITO e TERESA C. MONTESANTI, nata a Nicastro il 1869, residente a Rapallo in C.so Umberto n.5
Il telefono squillava e io ero in ansia. I liguri sembrano saltellare sulle sillabe e non sai bene, quando ci parli, se stiano per riattaccare o intendano imbastire una seria conversazione.Una signora dal tono gentile provò a capire cosa le stavo dicendo anche se dubito che venne a capo di qualcosa cercò di comprendermi e, alla fine del discorso, chiese soltanto di mandarle un fax con la fotocopia della Carta di Identità di Amalia forse incredula che potessi ancora conservare un documento così vecchio. Io le ubbidii, e con mio grande stupore, fu proprio lei che qualche giorno a richiamarmi al cellulare. Quella signora anziana ritratta nella foto, con i capelli grigi, ben pettinati, la stola di visone e gli occhi dolci l’aveva colpita. E’ la mia bisnonna le avevo detta e il figlio le era morto in guerra il 2 luglio 1918. Mariangela rimasta vedova da poco, il marito le era morto giovane dopo una breve ma incurabile malattia, sembrava capire Amalia, e si era mostrata disposta ad aiutarmi nelle mie ricerche. Ancora non era venuta a capo di nulla, ma, appena saputo qualcosa mi avrebbe richiamato. Non ci speravo, sapevo quanto fosse difficile andare così indietro nel tempo, ma anche la storia di Mariangela mi aveva colpito e, comunque andasse mi sarebbe piaciuto raccogliere i suoi ricordi e magari aiutarla a metterli nero su bianco. Qualche giorno dopo mi richiamò e mi disse che grazie ai dati di due censimenti quello del 1930 e poi del 1935, aveva scoperto ciò di cui avevo bisogno.
Nel 1930 Amalia e Domenico (nato a Bassiano il 15 aprile 1868) risultavano trasferiti a Rapallo dal 1929 , il marito già in pensione, lei casalinga. Lui con un diploma di scuola superiore, lei con quello di scuola elementare (per l’esattezza vi era scritto “la donna sa leggere e scrivere”). Risultava inoltre che i due si fossero sposati a Nicastro nel 1897 all’età di rispettivamente di 28 e 29 anni. Nel censimento del 1935 risultavano entrambi deceduti, Domenico a Siena il 1 maggio 1933 e Amalia a Rapallo il 14 settembre 1939.
Quante cose in pochi minuti riescono a riempire i vuoti della tua vita, dei documenti abbandonati in un comune nascondono il tuo passato e tu non lo sai.Ringraziai Mariangela e le scrissi una bella lettera a cui lei non ha mai risposto lasciandomi ancora a immaginare la torta con il cuore rosso che il marito le regalò per il loro ventesimo anno di matrimonio.